La tua regione e la tua lingua sono state selezionate automaticamente. Puoi modificarlo in qualsiasi momento nel menu del sito.
Americas | Italiano

Interni per auto
Armonizzazione di componenti

alternative

Download PDF

Quante ore trascorri nella tua auto? Molto probabilmente dirai “molte”. Pertanto il design degli interni deve riflettere un’atmosfera comoda. Colore e grana dei diversi componenti devono essere armonizzati. Allo stesso tempo si richiede un basso gloss per evitare qualsiasi tipo di riflesso sul parabrezza che disturbi il conducente. Per raggiungere questi scopi la scelta dei tipi di materiali è la grande sfida di ogni produttore.

Plastic-Scheibenwischer590x590.jpg

Uniformità del colore

Il gruppo del design specifica colore, gloss e grana. Una volta che un nuovo colore o materiale o processo è approvato, nasce un nuovo “stile” – pronto per l’implementazione. A questo punto il gruppo qualità fornitori se ne appropria e inizia a lavorare con i vari fornitori di componenti. Vengono sviluppate le placche standard di solito con un’area liscia e diverse aree strutturate. Queste vengono inviate ai fornitori come target. La maggioranza dei colori per interno è acromatica dove i nostri occhi notano anche le più piccole differenze. Pertanto le tolleranze devono essere molto strette per garantire un aspetto uniforme.

Tolleranze di colore tipiche
Colore: ΔL*, Δa*, Δb* = +/- 0.5

Per garantire dati di misura oggettivi e affidabili entro tolleranze così strette sono necessarie tecnologie innovative. Solo gli strumenti di controllo che hanno una precisione eccellente potranno garantire un colore consistente.
Lo spectro-guide S garantisce un’accuratezza superiore ed un eccellente accordo inter-strumentale grazie all’innovativa tecnologia LED. E’ unico e misura sia colore che gloss con un solo tasto. Inoltre, lo spectro-guide S offre una performance tecnica superiore per il gloss a 60° nel range tra 0 e 10 GU.

Geometria dello strumento

Il produttore di auto deve definire la geometria di misura che deve essere utilizzata. Ci sono due tipi di strumenti: geometria 45/0 e sfera.

45/0 – Controllo del colore come lo vedi

La geometria 45/0 usa un’illuminazione circonferenziale a 45° e un’osservazione perpendicolare a 0° sul piano del campione. Un campione lucido con la stessa pigmentazione è visivamente giudicato più scuro dal nostro occhio se confrontato con uno opaco o strutturato. Questo è ciò che uno strumento 45/0 misura:

Differenze di gloss/texture → Differenze di colore

Esempio: Placchetta per interni auto Differenza tra le due grane: ΔE* = 3

Plastic-Color-differences590x590.jpg
Plastic-NoColor-differences590x590.jpg

d/8 – Controllo del tono del colore

Una geometria a sfera illumine il campione in modo diffuso mediante una sfera di integrazione bianca. Il colore è misurato indipendentemente dal gloss o dalla struttura del campione.

Differenze di gloss/texture  →  Differenze di colore

Esempio: Placchetta per interni auto Differenza tra le due grane: DE*= 0

Controllo del gloss

Una superficie con finitura opaca è essenziale al fine di evitare qualsiasi riflesso fastidioso sul parabrezza. Inoltre una superficie opaca implica una sensazione più lussuosa. La sfida è di ottenere bassi gloss con materiali diversi con grane diverse. Le minime variazioni di gloss di una superficie opaca saranno viste subito. Per cui sono richieste tolleranze di gloss molto strette.

Tolleranze di gloss tipiche 60° Gloss: < 5 GU +/- 0.3 to 0.5

Invece di lavorare con valori di gloss assoluti il CQ della produzione del fornitore deve essere basato sui componenti firmati e dovrebbero essere controllate solo le differenze. Così si elimina l’errore di riproducibilità – il gloss viene misurato relativamente sullo stesso tipo di materiale e sulla stessa superficie. Pertanto una differenza di 0.3 gloss units tra i diversi componenti può essere considerata significativa.

Per controllare il gloss entro tolleranze così strette è necessaria un’eccellente performance tecnica. Il micro-gloss S è stato specificamente progettato per finiture opache con tolleranze strette: la performance tecnica per il gloss a 60° range da 0 a 10 GU è stato migliorato per garantire una ripetibilità di +/- 0.1 e un accordo inter-strumentale di +/- 0.2.
Plastic-Texture-difference590x590.jpg
Plastic-Gloss level590x590.jpg

Gli standard internazionali danno misure del gloss con angoli di incidenza diversi, 20°, 60°, e 85°. La scelta della geometria dipende se si sta facendo una valutazione generale del gloss, confrontando finiture ad alto gloss o confrontando campioni a basso gloss per la lucentezza. La geometria a 60° è usata per confrontare la maggior parte dei campioni e per determinare se le geometrie 20° o 85° possono essere le più idonee. La geometria a 85° è usata per confrontare campioni a bassa lucentezza. Gli standard internazionali raccomandano di usare la geometria a 85° per campioni con valori di gloss a 60° inferiori a 10.

Tenendo conto di questa spiegazione, ci si potrebbe chiedere: Perchè le case automobilistiche ancora specificano la geometria a 60° per valutare il gloss delle superfici opache? Ci sono due motivi principali: Prima di tutto l’area di misura dell’85° (5 x 38 mm) spesso è troppo grande per misurare parti piccole e curve. Secondo, ci sono molte grane con valli grandi e profonde che ad una certa profondità intrappolerebbero luce se illuminate ad angoli molto bassi.

Fogging Test

Le alte temperature possono portare i polimeri, i tessuti e i materiali naturali usati negli interni auto a rilasciare composti organici volatile e semi-volatili (VOC e SVOC). Il termine “Fogging” si riferisce al film che si forma all’interno del vetro del veicolo. Di particolare interesse è il parabrezza, poiché l’annebbiamento può essere un problema potenziale per la visibilità e la sicurezza del conducente. Pertanto, il fogging test è diventato uno strumento importante per i fornitori e per le case automobilistiche per controllare la qualità del prodotto.

Le norme internazionali delineano tre metodi per determinare le caratteristiche di fogging dei materiali per gli interni: il metodo riflettometrico, il metodo gravimetrico e il metodo haze.

Plastic-FoggingTest590x590.jpg
Plastic-Standard-Tabelle590x590.jpg

Comportamento Fogging DIN 75201 – Metodo riflettometrico

Secondo il metodo riflettometrico un campione preparato viene posizionato in un beaker che è poi coperto con un piatto di vetro. La riflettanza speculare del piatto viene misurata e registrata usando un glossmetro a 60°. Il campione viene riscaldato per un certo tempo, mentre il piatto viene raffreddato Il calore porta il campione a rilasciare gas che si condensano sul piatto di vetro raffreddato creando una “nebbia”. Viene misurato il gloss speculare a 60° del vetro annebbiato.

Comportamento Fogging – Metodo Haze

Il metodo haze usa lo stesso processo del metodo riflettometrico, ma invece del gloss, viene misurato l’haze in trasmissione. L’haze-gard i misura la trasmissione di luce attraverso il piatto di vetro sia prima che dopo il processo di annebbiamento.

Iscriviti alla nostra Newsletter e tieniti informato! ISCRIVITI
ANNULLA